
Il 10 dicembre 1948 l’Assemblea generale delle Nazioni unite raccolta al Palais de Chaillot di Parigi adottò la risoluzione 217 A (III): la Déclaration Universelle des droits de l’homme. Votarono a favore 48 Stati dei 56 appartenenti. Gli otto astenuti furono: Sud Africa, Arabia saudita, Polonia, Cecoslovacchia, Jugoslavia, Unione sovietica, Yemen e Honduras. Alcuni di questi stati non esistono più, si sono divisi. Forse che il “non aver firmato” possa avergli portato sf… (sfortuna)?
È soltanto un anniversario mi dico: il sessantesimo per l’esattezza. Sinceramente mi aspettavo un’attenzione in più da parte dei media. L’immagine all’inizio del post è stata presa da un manifesto appeso nella metropolitana parigina.
L’Italia come si è comportata? I giornali ne hanno parlato? I media hanno fatto informazione. Chissà quanti italiani conoscono i 30 articoli? No, non a memoria: questa sarebbe una tortura. Ma almeno i principi. Giusto per sapere se i nostri diritti sono rispettati: sul posto di lavoro come in università, nell’impegno politico come nelle nostre manifestazioni pubbliche di dissenso ai provvedimenti statali.
Senza la conoscenza si è ciechi: si accontenta solo chi ignora. Ma forse siamo troppo presi dalla crisi, dagli attacchi dei terroristi, dai furbetti del quartierino e da quella dannata poltrona da presidente della commissione Rai.