domenica 24 agosto 2008

Putes e French Gigolo a Parigi


La Parigi degli Champs Elysées, la Parigi della Tour Eiffel, la Parigi del Ritz e quella del Centre Pompidou. Chic, conservatrice, borghese, ordinata, che vota la destra ma è di sinistra; tutta paillettes e champagne. Chi mai penserebbe alla Parigi delle ”putes” di Rue Saint-Denis e dei “french gigolo” della fermata Strasbourg Saint-Denis? Lontano dall’essere perbenista e moralista, adoro i vibranti aforismi dei latini a sfondo sessuale, è davvero etonnant che i nostri cugini d’oltralpe sempre così caché, mostrino a tranquille famiglie di turisti americani, tedeschi, spagnoli ed italiani (dati del centro congressi e turismo di Parigi) le proprie “bellezze nostrane”. Dall’aspetto francese (forse più per abitudine che per nascita), età abbondantemente superiore ai quaranta (direi anche sopra ai 50), abiti attillati per evidenziare le mille rotondità che l’età porta con sé, decoltè prosperosi strozzati da bustini maculati, maquillage teatrale, abbronzatura da invida, unghie da vere leonesse. Direi comunque estremamente discrete nei gesti e nelle movenze.
Evitate, però, di estrarre la macchina fotografica in loro vicinanza: sono pur sempre delle rispettabili signore che pagano le tasse; potrebbero scorticarvi vivi. E soprattutto sono più grandi di voi. Quindi ci vuole rispetto. Ma Parigi non è città tentatrice solo per i maschietti. Anche le femminucce hanno di che soddisfare i bollenti spiriti. Prendete una di queste tre linee della metropolitana: la rossa 4, la violetta 8 o la verde acida 9 e fermatevi a Strasbourg Saint-Denis. Scendendo dal vagone una compagine scomposta di ragazzetti e ragazzotti black vi porgerà la propria carte sussurrandovi: “Essayez un vrai homme”. Ovviamente sul bigliettino da visita troverete un numero di telefono con la pubblicità di fantomatici locali notturni: adescare cieche donne insoddisfatte, di qualunque nazionalità siano, è reato anche in Francia. Scordatevi comunque di incontrare l’American Gigolo francofono o i ballerini black tutto muscoli e olio di mandorle dei locali alla moda parigini. Questi non hanno il becco di un quattrino, sono vestiti in maniera pessima e da come hanno abbordato alcune amiche stanno alla preistoria dello charme francese. Però, si sa che per il servizio che offrono le competenze e le capacità devono essere altre. Il costo? Quanta curiosità! Ho letto su internet che i prezzi partono da 40 euro per le putes. Nessuna info per i black gigolo. Se foste interessate, sapete dove andare!

giovedì 21 agosto 2008

Le anticipazioni autunnali di Parigi


A poche ore dal rientro dalle ferie estive trascorse tra la Valtellina e la Riviera di Ponente azzardo un tour tra le boutiques del 2° arrondissement di Parigi alla ricerca delle nuove tendenze moda dell’autunno.
Si parte dall’Opera Garnier chez Lanvin, casa di borse francese, ma in bellavista troviamo ancora la collezione stiva. Degna di nota è però la pubblicità retrò che funge da allestimento alla vetrina: una rievocazione delle affiche di Razzia e Villemot che resero famosi marchi e città turistiche francesi.
Breve sosta pranzo chez Koba, un piccolissimo ristorante giapponese al 7 di Rue de la Michodiere. Spesso qui si incontrano stilisti e gente della finanza. Dopo un classicissimo sushi e del the al gelsomino si parte all’assalto delle Galeries Lafayette. All’ingresso dell’immenso polo delle moda europeo di Boulevard Haussmann angolo Rue de Mogador troviamo un grande spazio dedicato alle ombrelle di ogni forma colore e funzione. Ne ho provata una con la quale si può giocare anche a golf. Credo che anche la direzione dei magazzini di Mohamed Al-Fayed si sia rassegnata alla fine anticipata dell’estate parigina. Saliamo al piano dei creatori ma… sorpresa, gran parte degli spazi a loro dedicati sono in pieno rifacimento. Per adesso possiamo accontentarci di Dolce & Gabbana, Versace, Ferré, Gucci, Bottega Veneta e pochi altri marchi francesi. Sembra quasi di passeggiare in via Monte Napoleone ma con molti meno turisti. Difficile, praticamente impossibile delineare le nuove tendenze dell’autunno. I grigi, i neri, gli arancioni, i maculati? In pochissimi metri quadrati ho visto tutti i colori della tavolozza che il buon Dio può mettere a disposizione. Molti si copiano, pochi emozionano. Sembra quasi che anche la moda di questo autunno si sia fatta persuadere dall'idea della recessione, dalla paura dell’osare, dalle ristrettezze economiche che sicuramente non fanno capo a chi si può permettere un abito di Versace a più di quattromila euro. I direttori marketing delle casate dovrebbero sapere che la loro clientela non è in target con la crisi economica.
Speriamo che presto Les Galeries possano tornare a regime e mostrarci tutto lo scibile della moda e a quel punto potremo davvero dire se il glamour ha ceduto il posto alla paura.
Uscito con l’amaro in bocca mi dirigo direzione Place Vendome per ammirare le vetrine e le commesse di Rue Faubourg Saint-Honoré. La stanchezza mi assale veloce comeil morso di un sarpente (sarà forse quello di Cavalli) e riesco ad arrivare fino all’ambasciata inglese. Peccato che nel fuori borgo dei creatori ci siano molte più insegne italiane che francesi. A passo lento arrivo fino alla Rue Saint-Honoré, se volete la sorellastra del patinato Faubour. Ma anche qui Goyard, il malletier più elegante di Parigi sta rifacendo le vetrine. Nell’attesa fuori dal negozio un set di grandi valige policrome da viaggio come si usava una volta. Tre negozi su cinque hanno le saracinesche abbassate e degli altri la metà ha ancora il campionario estivo. Pronti al via è però la boutique Paule Ka con la nuova collezione. Tra i neri, i bianchi e i coralli svetta un abitino nero e grigio con un bellissimo fiocco rosso a poco più di seicento euro. Esiste anche la variante con fiocco blu di prussia. Fa molto cattiva ragazza-per bene ma tra i tanti modelli visti in poco più di tre ore di shopping attivo è decisamente il più emozionante. Già dallo scorso anno le fashion-casate si ostinano a proporre abiti in paillettes. Ne ho visti una infinità sui manichini sia nella scorsa stagione sia in quella che si sta aprendo. Peccato non ne abbia mai visto uno indossato. Ma è sempre Paule Ka che presenta l’abitino in paillettes meno cafone che abbia mai visto. Il segreto è il differente diametro delle paillettes e soprattutto il loro effetto satinato. Rue Saint-Honoré dona agli attenti visitatori dei pezzi estremamente pregevoli come le pochette Champagne Vip di Barbara Rihl in alligatore verniciato argento e un delizioso paio di stivali in raso color perla con nastri rosa e punta in cuoio Brisbane Church’s, uno dei modelli più conosciuti della nota marca inglese di calzature.
Volendo fare un resoconto del mio primo pomeriggio passato a raccogliere le idee poco chiare degli stilisti per la stagione autunno inverno 2008-2009 direi con quasi totale sicurezza che i colori più papabili sono: blue di prussia, rosso corallo, nero e grigio. Ma tutti sanno, stilisti compresi, che la tendenza la fanno i consumatori. Dipenderà quindi tutto dal loro umore e da quello dei redattori di moda.

Strane Visioni a Parigi


Rue Saint-Honoré angolo Rue Saint-Roch. Percorro a volte questa strada di ritorno dal Ritz o dal Westin Hotel dopo aver visto qualche sfilata o incontrato qualche cliente. No, non è un vanto classista è semplicemente lavoro. Dunque, mi trovavo sulla Rue Saint-Honoré, la prosecuzione della Rue du Faubourg Saint-Honoré (formicaio di boutique di creatori e facoltosi signori in Rolls-Royce) ed incrociando con lo sguardo il cartello della Rue Saint-Roch scorgo la ruota panoramica. “Strano” dissi, “non me ne ero mai accorto. Non si smette proprio mai di scoprire nuovi scorci di Parigi” pensai. In effetti qualcosa non andava. La ruota panoramica fin dalla sua creazione ha vegliato il traffico rumoroso e la grandiosa architettura di Place de la Concorde da cui partono gli Champs Elisée per terminare ai piedi dell’Arc de Trionphe. Siamo ad almeno settecento metri di distanza dalla posizione normale. Ma quest’anno in occasione della parata militare del 14 Luglio, data della presa della Bastiglia, l’Eliseo ha pensato di togliere questa ingombrante attrattiva per turisti e parigini in cerca di poesia e posizionare il palco dei Capi di Stato, vicini alla Francia o meglio a Sarkozy, compreso il presidente siriano Bashar al Assad considerato non più amico dei francesi dal 2006. Al defilé militare, infatti, era assente il sempre presente Jacques Chirac in palese protesta verso il Governo Siriano considerato complice dell’assassinio del vecchio primo ministro libanese Rafic Hariri, amico di Chirac. Ancora alla fine di Agosto, la ruota panoramica è posizionata all’inizio della Terrasse des Feuillants sul lato del Jardin des Tuileries che costeggia Rue de Rivoli.
Chissà a quale altra esigenza politica si dovrà piegare la ruota che svela lo skyline della Ville Lumiere?

mercoledì 20 agosto 2008

È finita l’estate… Viva l’autunno



Sono appena rientrato da Ceriale, una piccola cittadina nota più per la vicinanza ad Alassio e a Loano che per meriti turistici. Pochissimi alberghi, nessuno stellato; nessun approdo per barche; nessun locale divertente. Abbiamo molti amici a Ceriale e questo ci basta. Sono passato dai 30° della spiaggia dei fratelli “I taglia” ai 23° del Parco Buttes Chaumont di Parigi.
Anche se fino a domani, 21 agosto, Parigi avrà la sua spiaggia, qui ormai l’estate ha fatto le valige. Da due giorni un autunno precoce bussa alla porta. La pioggia, trascinata dal vento che qui a Parigi risiede tutto l’anno, entra dalle finestre lasciate aperte con la speranza che il sole faccia prima o poi capolino. È già ora di ombrelle, impermeabili, spolverini e trench. Qualcuno azzarda ancora una maglietta e dei pantaloncini corti: tosse, mal di gola e febbriciattole ordinano subito altri costumi. Nei ricordi entrano a far parte gli aperò nelle terrasse, i pic-nic nei jardins e nei parchi. Il desiderio si declina in grandi tazze di caffè e the in bistrot di boiserie dai colori caldi e accoglienti accompagnati dalle avventure estive degli amici o dalla lettura di un bel libro rilegato. Parigi è sempre più avanti di tutte le altre città… anche nelle stagioni.