domenica 22 novembre 2009

E' arrivato il beaujolais




Giovedì 20 ore 0.00: arriva il beaujolais, quello nuovo! Degustatelo dove volete: bar, brasserie, restò, bistrot o cantine. Basta che seguiate religiosamente la tradizione: non un sorso prima di mezzanotte, berlo a 10-11° e soprattutto con ciò che si ama, dalle ostriche ai salumi, dal formaggio di capra al sushi. Nell’attesa potete scaldarvi con il beaujolais-villages o con uno dei 10 cru della stessa appellazione.

venerdì 9 ottobre 2009

Linea 11: nuovi interni.

Estate 2009: la linea 11 della RATP di Parigi finalmente si veste di
nuovi interni. Gettate le coperture vecchie e sudice una nuova texture
declinata nei colori del ciclamino e del blu accoglie da qualche
settimana le stanche natiche degli adepti del metro.

mercoledì 26 agosto 2009

28 - 130

28 - 130: ambo secco sulla ruota di Parigi. Ma per chi come me non
crede nella fortuna questi due numeri designano anche l'altitudine
minima e massima di Parigi. Al bordo della Senna, la capitale è a 28
metri: è il suo punto più basso. Mentre 130 metri sul livello del
mare è l'altitudine di butte Montmartre: quello più alto. Adesso
potete regolare correttamente i vostri barometri.

lunedì 13 luglio 2009

Hotel de Ville: il giardino effimero

Come ogni anno in preparazione dell'evento parigino estivo Paris
Plage, il sindaco Delanoe ha offerto ai suoi concittadini uno spazio
verde nel cuore della città: il giardino effimero. Una camera di
decompressione per impiegati troppo stressati e turisti iper-
programmati: una fontana, un orticello e una panchina a rilassare
mente e corpo.

venerdì 3 luglio 2009

A Parigi Ristoranti meno cari?

Il conto del ristorante non è ancora diminuito ma siamo (quasi) certi
che non aumenterà. Il governo francese ha infatti diminuito al 5.5% la
TVA (corrisponde alla nostra IVA) e lo ha fatto sapere a tutti. Questa
nella foto un'immagine della campagna stampa.

giovedì 2 luglio 2009

Pausa Caffé

Aereoporto Roissy Charles de Gaulle: un Italiano esule a Parigi cerca
disperatamente in città un caffé (quello buono però) e rimane a
bocca asciutta. Poi prende l'aereo per tornare in patria ed ecco lo
spazio Illy. Che burloni sti francesi!

martedì 23 giugno 2009

Il tramonto a Parigi

Parigi al tramonto è un bébé poco prima del riposo. Le strade si
svuotano e tutto prende un ritmo quasi campestre. Nella foto uno
scorcio al tramonto da Pont au Change.

Pizza Marzano

Se siete a Parigi e avete una crisi d'astinenza d'italiche cibarie
allora potete andare da Pizza Marzano: si trova nei pressi della MM
Saint Michel. Se fosse in Italia vi sconsiglierei di andarci; ma qui
siamo a Parigi e anche i piatti si adattano ai palati poco raffinati
dei turisti americani e francesi.

Saint Michel: gli spettacoli

Dal tardo pomeriggio place Saint Michel diventa il palcoscenico urbano
di balletti e coreografie: techno, caraibiche e molto altro. Quindi se
vi dovete incontrare con qualcuno... Sfruttate l'occasione

Félix Potin: il precursore del supermercato

La mecca degli appassionati della GDO: la grande distribuzione
organizzata. Quella nella fotografia è la sede storica di Félix
Potin: primo supermercato di Parigi. Siamo nella seconda metá del XIX
secolo. Sopra all'insegna Monoprix si legge ancora l'incisione di
quella originale: F Potin. Questo bellissimo stabile dell'architetto
Paul Auscher si trova all'angolo della tue Réaumur e del boulevard de
Sébastopol.

MM Arts et Métiers

Arts et Métiers: Questa è la mia stazione preferita. Si trova sulla
linea 11 (marrone) della metropolitana parigina.

lunedì 22 giugno 2009

ELLES

Ha preso inizio il 27 maggio al Centre Pompidou l'esposizione ELLES.
Nei prossimi giorni la visiterò corredato di passeggino e bebé.

La Cupola più alla moda di Parigi

Non l'avete mai vista? Questa è una delle poche cupole rimaste a
Parigi: la potete ammirare nello spazio Galeries Lafayette Paris-
Hassmann. Fino alla venuta della corrente elettrica tutti i grandi
magazzini ne avevano una: serviva per illuminare la merce. Già che ci
siete date anche sbirciatina allo store: 3400 marche, da quelle extra
lusso a quelle più alla moda. Da luglio aprirà anche uno stazio da
3mila mq tutti dedicati alle scarpe: donna uomo e bambino.

domenica 21 giugno 2009

Hemingway a Parigi

Ecco il bar Hemingway. Un ambiente caloroso: il legno cesellato e il
cuoio aiutano molto. Qui era solito venire il celebre scrittore
americano e sempre qui prese corpo il Bloody Mary: vodka, succo di
pomodoro, salsa Worcester, tabasco, sale e pepe. Ernest aveva bisogno
di un cocktail che non ne manifestasse l'assunzione: la moglie era
molto attenta. Adesso è il regno di Colin Fields eletto miglio barman
del mondo. Si trova all'Hotel Ritz in place Vendôme.

Edith Piaf: la voce francese

Il 19 dicembre 1915 nacque sul selciato del 72 di rue de Belleville la
mitica Edith Piaf. La voce del populino che incantò il mondo. La sua
canzone più celebre? La vie en rose. Il quartiere (sotto il dominio
cinese) è ancora oggi pervaso da un alone grottesco di insalubre e
viscida povertà. Se siete in cerca della Parigi autentica questa è
decisamente una zona da visitare.

Stile II Impero

Questo è il lettone di Napoleone III. Si trova in quelli che furono i
suoi appartamenti: nell'ala nord-ovest del Louvre. Decisamente
piccoletto. Vero? No, dormivano rannicchiati. Non avevano ancora
scoperto la bellezza della funzionalità.

Solex il motorino della parisienne

Un motorino? Una bicicletta? Entrambi! Si chiama Solex: se non erro
era un marchio italiano ma poi un francese ha pensato di riportarlo in
voga. Adesso è diventato uno dei mezzi di trasprto preferito dalle
parisienne.

Un quartiere dietro al portone

Cosa si cela dietro ai portoni di Parigi?Nel mio immaginario si
dovrebbero trovare parcheggi, piazzole o cortili bui e verdi
d'umidità. Invece! Dietro alle verdi porte di legno massello del 10 di
rue de Belleville c'é un quartiere con un grande giardino, una fontana
e tanti, tantissimi orti. Ma chi avrebbe mai pensato di vedere una
pianta di zucchine dietro ad un banalissimo portone!

La terasse di Galeries Lafayette

Ecco un'altra veduta superba di Parigi. Questa volta mi trovo al
settimo piano del Paris Hassmann: il magazzino più importante dei 63
centri commerciali del gruppo Galeries Lafayette. Sulla desta la Tour
Eiffel. Il primo stabile sulla sinistra è l'Opera Garnier.

sabato 20 giugno 2009

Il mercato dei fiori di Parigi

Una pausa profumata tra un museo e l'altro: il mercato dei fiori di
Parigi. Centralissimo vista Senna a non più di 200 metri da Notre
Dame. Fiori, piante, arbusti tropicali: uno spasso per i sensi. È
proprio fuori dalla fermata della metro Cité. Attraversatelo in
qualsiasi periodo dell'anno: sotto Natale si arricchisce di
decorazioni in legno.

Il Louvre: punti di vista

Non amo particolarmente le regole ma questa in particolare andrebbe
sperimentata almeno una volta: Guardate fuori dalle finestre. Sì,
proprio così. Quando visitate (almeno) uno dei tanti palazzi di Parigi
buttate un occhio fuori dalle finestre. Più il palazzo è alto meglio
è. Si svelerà ai vostri occhi uno spettacolo celato ai più. Questo
l'ho scoperto dalle finestre della sala dei pittori inglesi del
Louvre. Nella foto ecco l'entrata del Jardin des Tuileries. Sullo
sfondo partendo da sinistra alcuni palazzi di rue de Rivoli; seguono
gli appartamenti di Napoleone III. Proprio davanti a voi la parte alta
dell'arco di trionfo del Carrousel del Lovre.

venerdì 19 giugno 2009

L'orologio parigino low cost

Ecco un esempio connubio ben riuscito tra moda e prezzo. La maison
d'horlogerie Louis Pion del gruppo Galeries Lafayette propone una
notevole varietà di modelli a costi decisamente accessibili. Se lo
sono per me!

Parigi: parte la festa della Musica

Inizia oggi venerdì 19 giugno la festa della Musica. Parigi sarà
invasa da musicanti e amanti del pentagramma. Scegliete la vostra
piazzetta. Nella foto un gruppo musicale prepara gli strumenti per la
serata MM Pyrénée linea 11.

Parigi: defibrillatore all'Hotel de Ville

"Coup de coeur". Un'espressione quanto mai indicata per manifestare lo
stupore della prima volta: un accessorio di moda, un paesaggio, una
delizia, un monumento. Chissà quanti "colpi al cuore" sono venuti ai
visitatori dell'Hotel de Ville di Parigi per spingere la Mairie ad installare un defibrillatore. La foto che vedete è stata scattata all'interno dell'Hotel de Ville (il municipio di Parigi) nei pressi delle sale in cui si svolgono le esposizioni.

Betc: il luogo ideale

Ideale per cosa? Ma per lavorare. Mi trovo all'ultimo piano
dell'agenzia di comunicazione Betc Euro RSCG. Il suo fondatore Rémi
Babinet (che purtroppo non conosco) ha le idee davvero chiare sulle
strategie per aumentare la produttività. E quando si parla di
creatività allora si deve proprio fare un plauso alla sua idea di
benessere sul posto di lavoro. La sede di questa agenzia si trova a
pochi passi dalla Gare de L'Est. La struttura in alto a destra é il
Sacro Cuore!

La riviera parigina

Se tenesse il tempo, Parigi non proverebbe invidia verso ness'altra
città. Questo é il Bassin de la Villette nel 19 arrondissement. Un
giro in barca, due pagaiate in canoa, un aperitivo e un bel film.
Sembra proprio di essere in riviera.

giovedì 18 giugno 2009

Vintage d'avanguardia


Consumato, strappato, macchiato, verniciato, riciclato, tinto, usurato e ancora non bastano gli aggettivi per descrivere le nuove proposte della tela de Nimes per l’inverno 2010-2011.
L’expo parigina dedicata al denim è alla ricerca di una nuova parola per descrivere la moda che verrà. Il termine vintage, rubato ai millesimati, è superato. Tele più piccole, alte non più di 75cm, diventano il nuovo filone per incuriosire le case di moda e il cliente della strada. Non importa quale modello scegliate ricordatevi solo queste due parole: indaco e cimosa. I jeans dei nostri nonni già li avevano.

Questa campagna è stata realizzata dagli studenti della scuola Estienne su iniziativa del sindacato della stampa e dell’informazione (SPMI)

Eric Woerth svela il segreto bancario

(immagine presa da www.20minutes.fr)

Dal 1 giugno 2010 la Svizzera non eserciterà più il segreto bancario.
Sì, avete letto bene. Ma questo vale solo per i francesi. Il ministro francese du Budget, Eric Woerth, ha siglato in questi giorni la convenzione con gli amici elvetici. Le autorità dell'Hexagone avranno libero accesso alle informazioni bancarie svizzere di un cittadino francese indagato per evasione fiscale. Qualcuno è al corrente delle misure prese dal nostro Giulio Tremonti?

venerdì 8 maggio 2009

I 120 anni della Tour Eiffel


I luoghi, le opere d’arte, gli oggetti, “logorati” dalla loro stessa celebrità, si appiattiscono e diventano una sorta di illustrazione a due dimensioni, di figurina.
È una frase tratta dal libro “I segreti di Parigi” del collega - è sì, finalmente posso chiamarlo collega- Corrado Augias. Questo avvertimento ci dice cosa è opportuno “non fare” quando si va in visita di una destinazione sconosciuta. Ho applicato questa osservazione nella mostra “Gustave Eiffel, le magicien du fer” in onore del celebre (architetto o ingegnere?) che ha ideato e realizzato (la famosa?). Dai, questa era facile!
Quante cose sapete della Tour Eiffel? Il 31 marzo ho osservato turisti (fai da te) che hanno aspettato due ore prima di salire e non sapevano nemmeno che quel giorno era il 120esimo compleanno della ferrea. Sono certo della loro ignoranza perché li ho intervistati: non sapevano nulla. Né che era stata costruita in poco più di 27 mesi, né che aveva cambiato colore almeno 4 volte (rosso scuro, ocra, bronzo, marrone). Non avevano sentito della verniciatura settennale, ed ignoravano che l’unico (e ripeto l'unico alla faccia dei nostri imprenditori edili) a perdere la vita sulla Tour Eiffel fosse stato un artista italiano di nome Angelo Scagliotti: una tragica fatalità. Lasciamo poi perdere le dissertazioni sull’altezza: sono 300 metri tondi tondi.
Nel 1900 la dama più famosa di Francia ha rischiato di essere abbattuta! Ma nessun proget
to era alla sua altezza e così la “potente” venne risparmiata. Quando Gustave, l'ingegnere, presentò il progetto, tutto il popolo intellettuale e filosofico di Francia (i francesi sono tutti filosofi) si rivoltò. Perché? Il ferro era un materiale troppo povero per competere con i marmi del Louvre o la cupola dorata des Invalides. E poi si andava a modificare lo skyline della città. Per questo l’ingegnere (e non architetto) è soprannominato il mago del ferro: riuscì a far apprezzare all’accademia del conservatorismo francese la versatilità e il fascino del misero metallo.
Tutto questo potete scoprilo gratuitamente (questa parola è sempre ben gradita) all’Hotel de Ville fino al 29 agosto. Fatevi un giro prima di spararvi due ore e più di coda: vi aiuterà ad apprezzare ogni istante trascordso.

mercoledì 25 marzo 2009

Earth Hour 2009


Earth Hour 2009: non vi dice niente? L’ora della terra; un’ora per iniziare a salvare il nostro pianeta. Ognuno di noi può contribuire con un piccolo gesto: spegnere le luci di casa. Sabato 28 Marzo dalle 20,30h alle 21,30.
Lo faranno anche 1000 città in tutto il mondo. Parigi compresa. La Ville lumiere –appunto- spegnerà i propri monumenti per sensibilizzare les parisiens.
La capitale dell’Hexagone entro il 2020 vuole diminuire del 25% le emissioni di gas a effetto serra e di consumo energetico andando a incrementare l’utilizzo di energie rinnovabili.
Diamo prova di avere una coscienza ecologica. Per non dimenticarci di questo importante appuntamento cosa ne dite di una romanticissima cena a lume di candela?

martedì 24 marzo 2009

I parigini non sanno prendere la Metro


È ufficiale: i parigi non sanno prendere la metropolitana. Anzi, non sanno comportarsi nella metro. A confermarlo sono gli adesivi posizionati da qualche giorno dalla RATP* su tutti i finestrini delle carrozze. Due i messaggi:
- Un secondo perso in stazione equivale a un ritardo su tutta la linea.
- Preparare la mia uscita facilita la mia discesa.

Ma dovrebbero mettere molti altri cartelli. Anzi, visto che i parigini adorano leggere dovrebbero distribuire un abbecedario dal titolo: “Come si prende la metro e il Bus a Parigi”.

Il cittadino francofono non ha ancora capito che prima di salire deve permettere alle persone di scendere: magari si libera anche qualche posto.
Chi riesce a conquistarne uno, poi, proprio non arriva ad alzarsi. È usanza, infatti, che con il vagone pieno e a pochi istanti dalla chiusura delle porte, la vecchietta parigina si arrabbi chiedendo insistentemente (ancora da seduta) di uscire perché è arrivata.

Non parliamo poi del sesso maschile. Ok, la galanteria di cedere il posto a sedere ad una donna non è più di moda (siamo tutti molto cafoni) però che diamine se questa è in stato interessante sei proprio un uomo insulso se non lo fai.

Ho assistito questa estate ad una scena fantastica: una donna incinta ma non ancora visibile si avvicina ad un uomo distinto –giacca e cravatta. Gli chiede di farla sedere: in quanto gestante è suo diritto. Lui risponde che non si vede e quindi nega la richiesta. Lei allora gli si avvicina e le dice:”Conard (imbecille), preferisci che ti vomiti addosso?”. Fantastica!!!

W gli adesivi!!!

*(è la società che gestisce i trasporti pubblici dell’Ile de la Cité)

martedì 13 gennaio 2009

I LOVE RIEN I’M PARISIEN


Non mi piace niente: sono parigino
Emblematica espressione che riunisce quasi 900 iscritti della tribù parigina di Facebook.
Parigi città magnifica… ma i parigini! Questa è sovente l’espressione pronunciata da turisti e uomini d’affari interrogati sul loro tour parigino.
Anche l’assessore al turismo della capitale francese ne è consapevole. Organizzò, infatti, durante la scorsa estate l’evento “Paris vous sourit”: Parigi vi sorride. Obiettivo: avvicinare i cittadini ai turisti e aiutarli a scoprire i luoghi inediti della ville.

Tanto lavoro e poi…
Ecco che Facebook organizza un gruppo che seppur con spirito burlesco (ma non troppo) descrive l’atteggiamento dei fortunati parisien.

Non amiamo la techtonik (è un ballo che impazza nei locali under 21), le discoteche, il Metro, le persone che dicono “E’ mezzogiorno”, i cattivi kebab, le feste in maschera, San Silvestro, le serate senza il Krug, le suole bucate, le stoffe che fanno sudare, la legge anti-tabacco, il mojito troppo zuccherato, il catalogo dell’uomo moderno, i maglioni Zadig che piluccano (e che fanno pena), il linguaggio sms per le persone che hanno più di 12 anni, le scarpe a punta quadrata, il cellulare alla cintura, il total look, troppa stampa uccide la stampa, i jeans scoloriti a macchie, i cani in miniatura che non servono a nulla, le copie di Balenciaga e di Louis Vuitton, le donne fiere di essere sposate, i gotici, l’intimo firmato Snoopy, le mutande canguro, le vacanze in campeggio, le camicette, i calzini bianchi, le ciabattine da piscina, i bracciali, le borse a tracolla Eastpack, i bermuda per i ragazzi, Palavas (è un città di mare francese del dipartimento dell’Hérault nella regione Languedoc-Roussillon), le canottiere da uomo, i pantaloni troppo corti, i costumi da bagno troppo attillati, gli anelli al mignolo, Jennyfer (abbigliamento dai 12 ai 25 anni), Etam (grandi magazzini), quelli che chiedono di fare un foto con loro, i provinciali vestiti a festa, gli stranieri in ferie che cercano la strada giusta, i jeans scoloriti artificialmente!!!

Allora? cosa ne pensate? Sono davvero difficili questi parigini!

A letto alle 10!

Tutti a letto alle dieci: lo ha deciso il comune di Parigi che a partire dall’otto gennaio ha preso l’impegno di spegnere due ore prima le luci della città.
In queste ultime settimane il termometro ha bucato la linea dello zero e si è sovente posizionato trai -8 e -10 gradi.
Tanti appartamenti sono riscaldati elettricamente e questo ha comportato un forte aumento della domanda di elettricità. Nella paura di rischiare un blocco totale della fornitura il sindaco Bertrand Delanoë ha deciso di dare il buon esempio spegnendo prima della mezzanotte i riflettori che illuminano le bellezze della sua città.
Ha chiesto ai parigini un ulteriore sforzo: spegnere sempre la luce uscendo da un locale; moderare l’uso di elettrodomestici; limitare la temperatura a 19 gradi.
Le raccomandazioni si sono estese anche ai commercianti invitati a spegnere prima le proprie insegne, le luci delle vetrine e le luminarie natalizie.

Se avete in programma una passeggiata notturna dopo le 22, portatevi una torcia!

giovedì 8 gennaio 2009

I lettori di Le Monde e Silvio

(estratto della pagina web di www.lemonde.fr con la classifica dei 60 avvenimenti che i francesi amerebbero dimenticare)


Le Monde, prestigioso quotidiano francese, ha pubblicato nella sua versione on-line una sessantina di avvenimenti del 2008 che i francesi amerebbero dimenticare.
Le prime dieci posizioni del negato consenso francese riguardano eventi legati alla politica; o molto vicini alla politica.
Difficile credere che –ad oggi- al primo posto con 14.419 voti abbia vinto Silvio Berlusconi: la battuta sull’abbronzatura di Obama non è stata apprezzata. È seguito a ruota con uno scarto di circa 300 voti dal litigio di Ségolene Royal, ex candidata presidenziale del partito socialista, con la rivale Martine Aubry. Non ancora digerite le nozze del presidente Sarkozy con la modella Carla Bruni: 12.801 voti. Inseguono la campagna elettorale di Sarah Palin; il bilancio del governo Bush; la visita per così dire "particolare" di Kadhafi a Parigi; la guerra dei capi del partito socialista francese; il regime di Mugabe in Zimbabwe; gli scambi di poltrona tra Poutine e Medvedev.
Dal 10° posto è l’oblio dei fatti economico finanziari a caratterizzare le “franche” scelte: l’antitetico codice etico delle imprese francesi (MEDEF); le autorità del controllo dei mercati finanziari; le razzie dei traders; la frase “I fondamentali sono sani” del ministro dell’economia Christine Lagarde; i proprietari dell’industria dell’automobile americana.
Il resto della classifica è caratterizzato da una grande disomogeneità: i francesi preferiscono il disco di Carla Bruni –piazzatosi al 19°posto-, più dell’ipocrisia dell’occidente sulla questione del Tibet, alla 21esima posizione; al 26° gli amici di Facebook; al 50° la batteria dell’iPhone. Un pizzico di glamour al 42° posto con le ballerine –perché accorciano le gambe- e le blouse che fanno tanto donna incinta.
Chiudono la classifica Google e la serie televisiva Californication.
A sociologi e psicologi l’arduo verdetto di giudicare i risultati…

mercoledì 7 gennaio 2009

Ciak si gira!


(Parigi: Pont des arts - L’indomani della notte passata con il seducente giornalista Cristian, Andy attraversa Parigi per avvertire Miranda del complotto che si prepara alle sue spalle)

Solo i turisti subiscono il fascino di Parigi? I dati delle riprese cinematografiche lo smentiscono. Registi e pubblicitari decretano di anno in anno il successo di visibilità della capitale francese. Il 2008 vede nella totalità 843 riprese contro le 765 del 2007.
I monumenti, le vie, la storia “parisienne” è raccontata mediamente da 9 riprese ogni giorno. Ecco i numeri che legano Parigi al mondo delle immagini: lungo metraggi (110), fiction TV (128), corto metraggi (142), pubblicità (136), foto pubblicitarie (121), documentari (67) e film scolastici (139).
Le produzioni arrivano dall’Inghilterra, dalla Thailandia, dalla Russia, dall’India. Ben 5 film sui 20 stranieri girati nel 2008 arrivano dall’America.
I progetti per il rilancio del cinema parigino del sindaco Bertrand Delanoë e dell’assessore alla cultura Christophe Girard hanno accresciuto il peso parigino a livello internazionale. Le avenue, le piazze e i parchi si sono rivelati sotto una nuova luce: eccoli nella veste d’importanti risorse economiche. Posti di lavoro, impiego in loco di servizi quali elettricisti, montatori, falegnami, architetti, catering, hotel e via discorrendo.
Il successo va cavalcato: anche il parlamento adotta nella finanziaria 2009 un credito d’imposta internazionale in favore dei produttori cinematografici stranieri.
A chi il merito di questo risultato? Paris Film: questa è la struttura “statale” che accoglie, accompagna, consiglia le equipe; coordina e regola i permessi per le riprese nelle vie e nelle aree pubbliche; gestisce le domande d’intervento tecnico per la rimozione temporanea dell’arredo urbano, dei cartelli segnaletici, ecc. Girare un film a Parigi è semplice come un click. Andate su www.parisfilm.fr se non ci credete…