mercoledì 27 febbraio 2008

A casa propria nel cuore di Parigi


All’ingresso, sul primo tavolino che trovate alla vostra sinistra siede una coppia di distinti signori. Sono Marieange e René Rocher i titolari da più di 25 anni del Gaspard de la nuit. Un bistrot molto accogliente da una quarantina di posti al massimo risalente alla fine del XIX secolo. Consiglio a chi è italiano all’estero di seguire queste due semplici regole nella scelta di cosa nutrirsi: scegliere pietanze tipiche del territorio che ci ospita, non facciamo sempre i provinciali; optiamo per nuove leccornie che, in quanto nuove, non ci hanno mai cucinato, non mettiamo in competizione lo chef con mammà. Tanto sappiamo già chi sarà il vincitore, anzi la vincitrice.
Cette fois, pardon, questa volta ho scelto un «magret de canard aux raisins et aux poires avec jus d’epices au chocolat» al costo di 26 euro. Ne è valsa davvero la pena. Una carne d'anitra ancora rosé accompagnata da acini d’uva e fettine di pera appassite in una salsa di spezie e cioccolato. Il tutto accompagnato dalle immancabili patate bollite con buccia e saltate qualche minuto in padella con una noce di burro.
Davvero soddisfacente. Un bicchiere di vino a 11 euro un caffè all’italiana, anzi alla napoletana, era infatti molto concentrato per 4,50.
È un bistrot che ha decisamente i suoi costi, ma se non volete il classico locale per turisti di cui Parigi è inflazionata questo fa sicuramente al caso vostro. Luci soffuse, vecchie affichés teatrali ai muri, un grande specchio, un bancone bar risalente alla fine dell’ottocento e un arazzo di vita campestre fanno da cornice alla irrequieta simpatia dei signori Rocher. Mi ha impressionato l’attenzione e la cura che il cameriere ci ha riservato; davvero un professionista.

Bistrot Gaspard dela nuit
6, rue des Tournelles
75004 Paris
+33.(0)1.42779053
www.legaspard.com

mercoledì 20 febbraio 2008

La vittoria suprema del cuore a Parigi


No, non è il titolo di un film strappalacrime... è il nome di un ristorante vegetariano nel cuore del Marais, il quartiere super branché nel cuore del 4°arrondissement di Parigi. Domenica, dopo la tradizionale "grasse matinée" parigina (leggasi sveglia alle 11,30), ci siamo tuffati nella mischia per cercare un locale in cui assaporare con tutta la calma di un giorno festivo, un buon brunch. Ma ovviamente a quell'ora, erano ormai diventate le 14,30 tutti i ristò erano colmi e stracolmi di giovinotti affamati. Dopo aver fatto visita a quelli in cui tradizionalmente si va per il brunch della domenica ci siamo soffermati su questo nuovo, almeno per noi, ristorante vegetariano. In realtà lo abbiamo scoperto solo una volta entrati. Ma ormai avevamo già il menù in mano. L'ambiente, però, era davvero confortevole, il personale simpatico, esperienza che mai avevamo vissuto la domenica e quindi abbiamo dato via alla comanda. Una crepe con pollo vegetale, fagiolini, pomodorini e una torta salata con tofu e melanzane. Da bere un succo arancia e ginger naturale e un altro arancia e carote. Sul tavolo del buffet, poi, l'imbarazzo della scelta. Scelta sempre e solo vegetariana. Terrina di funghi e marmellata di cipolle, crudité di stagione con fichi, melanzane grigliate con tofu, toast con formaggio di capra, zuppa al curry, ecc. Nedyalho, lo chef anglo-indiano del ristorante non si è certo risparmiato. La cosa davvero buffa è stato osservare l'atteggiamento di chi come noi è entrato nel locale credendo di trovare il classico brunch casher del Marais ed invece si è imbattuto in un ambiente diverso, estremamente rilassante e conviviale. Dimenticavo i dolci... Una squisitezza! Io ho fatto il quintis: torta al cioccolato con pinoli, torta alle mele, torta tipo apple-crumble ma con i lamponi, crema di cioccolato e crema di vaniglia. Infinito!
Il brunch della domenica è a prezzo fisso
25 euro a testa. Comprende una bevanda fredda, una calda, una portata a scelta, buffet salato e di dolci a volontà. Proprio bravi!

La Victoire Supreme du Coeur
27-31 Rue du Bourg Tibourg

75004 Paris
www.vscoeur.com

venerdì 15 febbraio 2008

Parigi spegne la luce!


Questa sera alle 7, a casa mia come in una dozzina di monumenti municipali di Parigi (ma spero anche in altre case) per 5 minuti si sono spente le luci.
In occasione dell'anniversario del protocollo di Kyoto insieme a Roma, Parigi e le altre capitali europee, abbiamo voluto lanciare un forte segnale all'opinione pubblica mondiale sui problemi dei cambiamenti climatici e dell'economia energetica.
Così, a Casa mia, come alla Tour Eiffel, si è spenta simbolicamente la luce dalle 19,00 alle 19,05. Insieme a noi, dicevo, anche una dozzina di monumenti appartenenti al comune di Parigi: l’Hôtel de ville, le Petit Palais, le Théâtre du Rond Point, la Rotonde de la Villette, le Théâtre de la Ville, Monument Dalou (Place de la Nation), Place des Victoires, Fontaine Saint Michel.

Credete sia un mitomane??? No, è solo una provocazione... se davvero ciascuno di noi partecipasse con passione a questo processo di cambiamento potremmo dare una chance in più al nostro pianeta terra.

Vietato fotografare a Parigi


E' più o meno ora di pranzo, esco tutto soddisfatto dal Global Launch Event organizzato presso la sede parigina dell’Unesco al 7 di Place de Fontanoy, e decido di fare due passi in direzione dell’Ecole militaire. Dopo aver fotografato la sede dell’Unesco, molto austera, passo davanti al Ministero della Marina Mercantile al n°3 della stessa piazza. Non posso fare a meno di rimanere incantato davanti al fantastico ingresso del ministero; marmo e ferro battuto. Scoprirò poi che è stato realizzato da Raymond SUBES artista francese e maestro nell’arte del ferro battuto. Molto ingenuamente, come ho sempre fatto dal mio arrivo a Parigi, estraggo il mio iPhone e scattato una fotografia per poterla inserire nel mio blog e in www.quotidianoviaggi.com. Saranno passati massimo 3 secondi e subito spunta dalla porta una guardia ordinandomi di consegnare immediatamente il mio gioiellino. Io dico che sono un giornalista, che scrivo per un giornale di turismo e che volevo pubblicare quella foto per dare notizia di quest'opera.
“Lei sta scherzando, non è possibile fare foto ai monumenti francesi. Visto che è un giornalista dovrebbe saperlo!” dice la guardia.
“Veramente no! Mi scusi mi può dare i riferimenti della legge in modo che possa effettivamente controllare il contenuto e leggere le varie interpretazioni. Tra l’altro mi scusi non siete mica voi quelli della Liberté Egalité Fraternié? Siamo a Parigi mica a Kabul?”
rispondo io.
Lui mi riordina di dargli immediatamente il mio iPhone e di fare meno lo spiritoso.
Conclusione…
Ho dovuto cancellare le immagini davanti a lui.

Vive la liberté
La foto è stata presa dal sito www.merite-maritime29.org/fontenoy.htm

mercoledì 13 febbraio 2008

Lettera a Beppe Severgnini sull'Anno internazionale del Pianeta terra


Di seguito cito la mia lettera spedita alla rubrica Italians del Corriere.it tenuta da Bebbe Severgnini nella quale chiedo quali siano le motivazioni che hanno spinto i giornali a non dare notizia della cerimonia d'apertura dell'Anno Internazionale del Pianeta Terra.
Ciao Beppe,
ieri, 12 Febbraio, presso la sala conferenze dell'Unesco a Parigi si è tenuto il primo di due giorni dal titolo "Global Launch Event" l'Anno Internazionale del Pianeta Terra. Alla cerimonia d'apertura doveva esserci anche l'amico Nicola, ma all'ultimo momento ha dato forfait forse troppo occupato a contenere la voglia di apparire della nostra Carla nazionale. Facili ilarità a parte, come neo tesserato dell'ordine dei giornalisti (elenco pubblicisti) e come cittadino europeo ormai accerchiato da continue campagne di viral marketing, mi aspettavo che la notizia facesse davvero il giro del mondo in un battibaleno. Perché a me sembra che ci sia la notizia senza bisogno di drogarla. In questi due giorni hanno parlato i rappresentanti di oltre 400 mila Earth Scientists allo scopo soprattutto di sensibilizzare l'opinione pubblica. Ed invece sui giornali leggo che le due amiche Lohan e Hilton si sono prese ad insulti pur di avere una spintarella dalla star dell'Hip pop Timbaland. Non sono contrario a queste notizie, meglio se poi corredate da qualche bella immagine ad effetto, ma perché non dire nulla di Casa nostra? Si perché di questo si parla, della nostra presente e futura condizione di vita che molti e troppi sentono come "cosa" lontana dai propri interessi. Quindi ti chiedo: perché? Io mi sono dato queste risposte: a) il mondo accademico è troppo lontano dal Volgo per creare interesse; b) i redattori si sentono costretti (da chi proprio non so!) a dare notizie facilmente digeribili; c) l'ufficio stampa dell'IYPE (International Year of Planet Earth) ha fatto un pessimo lavoro; d) l'IYPE ha un ufficio comunicazione senza idee che pensa di vivere di rendita solo perché è un progetto Unesco!!! d) i lettori hanno la pancia troppo piena per pensare a queste cose e quindi non sono interessati a cercare queste notizie.
Buon Anno Internazionale del Pianeta Terra a tutti.

www.quotidianoviaggi.com invitato all'Hotel de Villle de Paris


Dopo la residenza dell'Ambassadeur englais Sir Peter Westmacott questa volta www.QuotidianoViaggi.com, nella mia persona, ha fatto visita al sindaco di Parigi. L'invito infatti diceva:
Bertrand Delanoe (Maire de Paris) e Denis Vaslet (President du Comité National Français) vous invitent à une réception donnéè dans les Salons de l'Hotel de Ville le mardi 12 fevrier 2008 à 19 heures à l'occasion du lancement mondial de l'année Internationale de la Planete Terre. Le carton strictement personnel sera demandé à l'entrée.
E come potevo rifiutare l'invito di Bertrand dopo i proclami di questa estate in cui richiamava i propri cittadini ad essere più accondiscendenti e bendisposti verso i turisti stranieri. E www.quotidianoviaggi.com portavoce d'italici interessi turistici si è subito sentito chiamare in causa. Scherzi a parte, questo invito è una ulteriore conferma dell'importanza che il nostro quotidiano on-line sta riscuotendo sia nella blogosfera che presso le istituzioni, addirittura internazionali. Ho avuto anche modo di parlare direttamente con il sindaco. Domani mi invierà via mail il suo discorso. Ho preferito chiedere un suo scritto prima di dirvi fischi per fiaschi. Sapete, il francese è più difficile di quanto uno creda soprattutto se parlato ad una velocità supersonica. Due info veloci: L'Hotel de Ville, ovvero il comune di Parigi è stato inaugurato nel 1883 ed è stato il primo edificio parigino ad avere l'energia elettrica. La sala delle cerimonie che vedete nell'immagine è lunga 50 metri, larga 12 e alta 15 metri.

martedì 12 febbraio 2008

IYPE ovvero International Year of Planet Earth


Il 2008 è l'anno internazionale del Pianeta Terra. Proprio oggi, 12 febbraio 2008, nella sede Unesco di Parigi al 7 di Place de Fontenoy si è tenuto il Global Launch Event. Le mie orecchie non hanno udito sterili proclami anti-inquinamento, ne facili commenti satirici su realtà a noi molto vicine (il caso "monnezza" campana). Fortunatamente infatti i politici italiani non sono stati invitati... forse perché non avevano da presentare alcuna soluzione interessante. Mi ha incantato l'intervento di Ms. Arti Mehra, sindaco donna di Nuova Delhi che ha presentato senza troppi misteri i problemi della propria bambina, pardon della sua città e le soluzioni che sono già state attute per migliorare le condizioni di vita dei suoi concittadini; altro che ecopass!!! Giusto per fare qualche esempio ha riammodernato il parco dei mezzi pubblici di superficie con autobus a GPL.
Nella immensa Sala I dell'Unesco ho respirato aria di
grande speranza. La speranza di persone, come l'ex primo ministro Olandese Ruud Lubbers, che cercano e vogliono soluzioni a basso impatto ecologico per migliorare le condizioni di vita di tutti i cittadini. Persone che capiscono l'importanza degli studi e delle ricerche di tutti i nostri ricercatori e utilizzano le competenze e le capacità di questi uomini e donne di scienza per ottenere risultati tangibili nella salvaguardia del nostro Pianeta Terra. Geniale!!! e pensate che dovrebbe essere normale tutto ciò.
Domani sarà l'ultimo dei due giorni di apertura dell'IYPE. Spero arrivi qualche forte scossone da Koiro Matsuura -Direttore Generale Unesco-, Zhang Hongren -Presidente dell'Unione Internazionale delle Scienze Geologiche- e Larry Woodfork, Patron dell'IYPE. Spero davvero che quest'anno sia l'anno del nostro Pianeta, sarebbe il primo passo per iniziare a prenderci cura di noi stessi.
Una sola nota amara... nessun quotidiano on-line francese ha ripreso la notizia. Forse anche loro sono troppo presi come noi dalla politica... ma almeno loro hanno la Carla.

www.yearofplanetearth.org

lunedì 4 febbraio 2008

La Maratona di easyJet

Le partenze di easyJet dell'aeroport Charles de Gaulle di Parigi sono state spostate al Terminal 2B. Tenetevelo bene a mente, a meno di non volervi fare una maratona non programmata! Infatti se come me tornate spesso a casa a trovare mammà, e vi capitasse di scendere come consuetudine alla prima fermata del RER Terminal 1, uscire dalla stazione, farvi il tunnel ed arrivare al Terminal 3, dove solitamente Easyjet ha i propri check-in, adesso dovrete fare retromarcia, rifare il tunnel, prendere il trenino automatico (entrando in stazione sulla destra) prendere la direzione terminal 2, e farvi diversi chilometri -a piedi- prima di arrivare ai nuovi check in. Io dall’alto dei miei 2 metri con buon passo da alpino (anche se non ho fatto il militare) ho tagliato il traguardo in 35 minuti
Ma vi sembra possibile?

Dimenticavo.... se avete un bagaglio da imbarcare potete evitare di fare check-in on-line. NON SERVE A NULLA. Unica soluzione, arrivare in aeroporto prima delle 2 ore richieste in modo da essere il primo della fila. Infatti, anche se tramite web vi è stato assegnato un imbarco A, l'hostess di terra che ritira il bagaglio, vi rifarà una nuova carta d'imbarco che molto difficilmente manterrà la stessa priorità. Per chi è alto come me e quindi necessita di un posto trai primi tre dell'ingresso dell'aeromobile o in quelli dove si trovano le uscite di sicurezza l'unica possibilità è pagare di più!!!